Il Personaggio: Francesca Romana Giordano

Tabletennis - November 1998
By A. Peterlini

E' una donna vitale, eccentrica, bizzarra per scelta professionale e stile di vita. Basti dire che, per fare la motociclista di mestiere (tipo Biaggi, per intenderci) e andata ad abitare, lei romana di nome e di fatto, prima a Milano e poi in Inghilterra. E' pero' intelligente, colta ( credo detenga una laurea in architettura) e soprattutto assai simpatica. Ed e' bella, come e forse piu' della sorella attrice Domiziana. Fino a qualche anno fa, quando abitava nei pressi di piazza Navona, veniva spesso a giocare all'Olimpico, ed era nel gruppetto delle "dilettanti migliori". Palleggiava e sparava bombe a rischio come nel suo carattere. Svolgo questa breve intervista via fax Roma - Londra, dopo aver incontrato Francesca in una delle sue rare apparizioni nell'Urbe.
Prima le moto da corsa, ora mi hai detto la barca a vela; ma che ne sarebbe stato di te impiegata di banca?
Ho corso professionalmente in motocicletta per otto anni. Poi, due anni fa, ho deciso di trasferirmi di nuovo in Inghilterra, paese che ho sempre amato e dove avevo miziato a frequentare I'universita' di architettura. Avevo dei contatti che mi avevano promesso degli sponsor che poi non si sono materializzati e, quindi, mi e "saltata" completamente la scorsa stagione. La vela e' stata sempre una grande passione; ai tempi dell'universita' inglese avevo conseguito il certificato di Yachtmaster (navigazione, meteorologia,etc.) ed il mio sogno, all'epoca, era di fare il giro del mondo in barca a vela in solitario! Poi, una volta cominciato a correre in moto, rande, scotte ed acqua erano stati totalmente sostituiti da gomme, rapporti, benzina ed asfalto. Ma, lo scorso agosto, dopo un tribolato Tourist Trophy, falliti i tentativi di trovare adeguati sponsor per I' Ulster Grand Prix, ho deciso con Graham, il mio boy-friend, naturalmente inglese, di passare I'estate in barca a vela. Il pro gramma futuro e' di comprarci una barca a vela e, per un paio di anni, andarcene in giro per il mondo.
Io lavorare in banca? Are you joking? (stai scherzando? ndr)
Cosa ami e cosa odi della "ggente", come dice il tuo ex - avversario di ping - pong Venditti?
Ho sempre vissuto in importanti citta' (Roma, Londra, Milano, Venezia) proprio perche' mi piace avere gente attorno; ho sempre avuto moilti amici e conoscenti ma mi piace conoscere continuamente gente nuova. In questa voglia di mettermi in viaggio per gli oceani c'e' molto del desiderio di conoscere nuova gente di culture e tradizioni diverse dalla nostra, gente che vive in paesi dei quali bbiamo solo visto foto o immagini sugli schermi. E capire di piu' dei valori che fanno parte delle diverse culture e della nostra vita. Sono molto critica su come la maggioranza delle persone considera la propria vita e manca di valori; i loro non-valori sono l'automobile piu' costosa, la casa nella zona piu' "in", gli status symbol, per intenderci; ma nessuno sforzo viene dedicate nel migliorare la qualita' della vita, le proprie esperienze, il proprio bagaglio culturale. La maggioranza della gente, la propria vita se la e' goduta? Sir Francis Chichester inizio il suo libro "La Sfida Romantica" con le seguemt parole (la traduzione e' mia. quindi perdona l'eventuale carenza stilistica): "Amo la vita; questa grande, eccitante, avvincente, affascinante., sbalorditiva, avventurosa vita". ... Penso che la maggior parte della gente sprechi la propria vita.
Mentre la maggior parte delle tue coetanee fa la mogiie e/o la mamma (la "o" riguarda le divorziate) tu come gestisci ia tua vita affettiva?
In tutti questi anni di corse avevo una vita troppo movimentata per riuscire a legarmi in una relazione stabile. Arrivata in Inghilterra ho poi conosciuto Graham, appassionato di moto ed esperto di motori ma oltre la passione delle moto abbiamo molte altre cose in comune e, principalmente, ci accomuna la stessa filosofia di vita. Ed e' cosi' che sono riuscita, io che ho solo parlato, letto e vissuto di moto in tutti questi anni, a convincere anche lui che e' venuto it momento per entrambi di lasciare le due ruote e l'asfalto per le vele ed il mare.
Ed il ping pong cosa rappresenta per te?
E' una passione che mi ha sempre accompagnato ma che non ho mai potuto sfogare per circostanze o tempo. Non avendo mai potuto praticarlo a sufficienza passo da giocate strepitose a pessime mosse e, siccome pre- ferisco giocare con quelli bravi, in pratica quando gioco, anche se posso vantarmi di alcune punte sublimi, finisco regolarmente con il perdere.

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